Avvisi

Santa Teresa di Lisieux all'UNESCO

Un bene diventa patrimonio dell’UNESCO quando viene considerato di “eccezionale valore universale” e riesce a soddisfare le condizioni di integrità e autenticità, con un adeguato sistema di tutela e di gestione. Secondo un aggiornamento effettuato a luglio 2021, la lista è composta da un totale di 1153 siti (di cui 896 beni culturali, 218 naturali e 39 misti) presenti in 167 stati del mondo. Oltre a questo, c’è anche un programma con il quale l’UNESCO intende onorare persone che hanno rappresentato una eccellenza nei campi della pace, dell’educazione, della scienza e della comunicazione. Per il biennio 2022-2023, il Consiglio ha deciso di celebrare in modo particolare quattro religiosi che sono stati proposti dai loro paesi d’origine: la giovane monaca di clausura Santa Teresa di Lisieux (Francese) dottore della Chiesa definita come “scienziata dell’amore”; Nerses il Grande (Armeno) vescovo e teologo conosciuto come “il Grazioso”, santo del XII secolo; Gregor Mendel (Cecoslovacco) biologo, matematico e monaco agostiniano, padre della genetica modera e Niccolò Copernico (Polacco) astronomo, matematico e presbitero. che ha promosso l’evidenza del sistema eliocentrico. Quattro personaggi che in modi diversi hanno contribuito in modo universale al bene dell’umanità e insieme sono espressione di un “genio” cristiano, simboleggiato in tutti e quattro dall’abito religioso che indossavano.

Ecco come l’Amore è diventato patrimonio dell’umanità

Maria Francesca Teresa Martin nasce il 2 gennaio 1873 ad Alençon, in Normandia (Francia), da Luigi Stanislao e Zélia Maria Guérin. La sua infanzia è segnata dalla morte della madre (28 agosto 1877). Il 15 novembre 1877, con le sorelle si trasferisce ai «Buissonnets», a Lisieux. L’ingresso al Carmelo della sorella Paolina, considerata da Teresa di Lisieux come sua seconda madre, suscita nel cuore della piccola «principessa» (appellativo datole dal padre) il desiderio di seguire le orme. L’8 maggio 1884, giorno della professione di Paolina, Teresa fa la sua prima comunione e il 14 giugno riceve la confermazione. Il 15 ottobre 1886 anche la sorella Maria entra nel Carmelo di Lisieux. Nella notte del Natale 1886, giunge per Teresa la «grazia della conversione».

In questa notte luminosa, Gesù … mi rendeva forte e coraggiosa. Mi rivestiva delle armi e, dopo quella notte benedetta, non fui più vinta in alcun combattimento, anzi … intrapresi, per così dire, una corsa da gigante.

La piccola Teresa di Lisieux aveva ritrovato la forza d’animo che avrebbe conservato per sempre (Ms A. 45r). La chiamata al Carmelo risuona sempre più forte nel cuore di Teresa, ma la sua giovane età costituisce un ostacolo, che sarà superato il 28 dicembre 1887. Il 9 aprile 1888, Teresa entra in convento. Ha 15 anni e 3 mesi!
Nei primi cinque anni di vita claustrale Teresa sperimenta «più spine che rose». Pur ritrovando le sorelle, Paolina e Maria, piega alla regola anche i suoi affetti. La corrispondenza con la sorella Celina rivela il suo animo segnato dalla sofferenza per la malattia mentale del padre. L’8 settembre 1890, festa della Natività di Maria, Teresa, dopo un periodo di grande aridità, compie la sua professione «inondata da un fiume di pace». Mentre la morte del padre (29 luglio 1894) la colpisce nel suo affetto di figlia, l’ingresso di Celina al Carmelo (14 settembre 1894) la colma di gioia. A 22 anni (1895), Teresa, su espresso ordine della sorella Paolina (Madre Agnese di Gesù), scrive ricordi della sua infanzia (Manoscritto A) e si offre spontaneamente all’Amore misericordioso del suo Signore. Nella notte del venerdì santo 1896 si manifesta la malattia, che segnerà per sempre la sua breve esistenza. Si apre per lei la prova più dura, che l’accompagnerà sino alla fine: la notte della fede. Nell’autunno 1896 redige il Manoscritto B indirizzato alla sorella Maria (suor Maria del Sacro Cuore).
All’inizio del giugno 1897, su richiesta di Madre Maria di Gonzaga, stende i suoi ricordi nel Manoscritto C e rivela il suo animo negli Ultimi colloqui. La sera del 30 settembre 1897, Teresa realizza la sua pasqua in un’estasi d’amore:

Non muoio, ma entro nella Vita

Ha 24 anni. Se tutto è compiuto, ora tutto ha inizio.
Teresa dal cielo incomincia a spargere «petali di rose» sulla terra, come tante grazie ottenute dal Signore per sua intercessione.
Nel 1910 si apre il processo canonico per la sua beatificazione. Il 29 aprile 1923 Teresa del Bambino Gesù e del Volto santo è dichiarata «beata» da Pio XI e «santa» il 17 maggio 1925. Dallo stesso pontefice il 14 dicembre 1927 è proclamata «patrona principale», al pari di Francesco Saverio, di tutti i missionari e delle missioni cattoliche. Il 19 ottobre 1997, da Giovanni Paolo II è proclamata «dottore» della Chiesa.

(di Don Fortunato Malaspina)

Nel cuore della Chiesa, mia madre, la mia vocazione è l’amore… Così sarò tutto!

… Compresi che la Chiesa ha un corpo composto di varie membra, ma che in questo corpo non può mancare il membro necessario e più nobile. Compresi che la Chiesa ha un cuore, un cuore bruciato dall’amore, Capil che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il Vangelo, martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l’amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l’amore è tutto, che si estende a tutti i tempi e a tutti luoghi, in una parola, che l’amore è eterno … La mia vocazione è l’amore.
Si, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto me lo hai dato tu, o mio Dio.

(Dall’Autobiografia di santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo)

In una intervista, Padre Olivier Ruffay, rettore del santuario di Lisieux ha spiegato che: “Santa Teresa di Gesù Bambino era una educatrice delle sue sorelle, e in particolare delle novizie, cui voleva insegnare la libertà interiore per rispondere meglio alla chiamata del Signore. Questa dimensione educativa è molto evidente nei suoi manoscritti e nella sua corrispondenza”.

Una piccola via “maestra”

Una Santa carmelitana, dottore della Chiesa, con influenza mondiale: questo è un messaggio veramente sorprendente e straordinario che il cielo ci sta dando. Quel cielo che anche da piccola Teresa guardava e ce ne racconta nel Manoscritto A: « … Era con piacere che vedevo Papà venirci a prendere; tornando guardavo le stelle che scintillavano dolcemente e quella vista mi affascinava … C’era soprattutto un gruppo di perle d’oro che osservavo con gioia pensando che aveva la forma di una T … lo facevo vedere a Papà dicendogli che il mio nome era scritto nel Cielo e poi, non volendo vedere niente della brutta terra, gli chiedevo di guidarmi. Allora, senza guardare dove mettevo i piedi, stavo con la testolina per aria senza stancarmi di contemplare il cielo stellato! … » Due mesi prima di morire (17 luglio 1897), nell’ultima lettera a sua sorella Leonia, scriverà: “Voglio passare il mio Cielo a fare del bene sulla terra”

… il suo cammino non è finito!

Francesco di Assisi - 800 anni e non li dimostra

Alcuni scienziati hanno condotto recentemente un’indagine, chiedendo quali caratteristiche deve avere il viso di una persona per piacere di più, per poter essere considerata attraente e bella. La risposta? Dev’essere giovane, sano, simmetrico, deve assomigliare ad altri volti (deve essere “medio”), proporzionato, deve avere un buon colorito ed essere senza rughe.
Se guardiamo le statistiche dei follower dei social media, vedremo che in qualche modo confermano l’esito dell’indagine di cui sopra. Prendiamo la persona X, facciamo la somma dei follower che la “seguono” sulle principali piattaforme dei social media (Twitter, YouTube, Facebook, Instagram, TikTok). Vediamo chi è seguito di più, chi attira più l’attenzione. Qualche premio Nobel di fisica? Il presidente degli Stati Uniti? Papa Francesco?
No, la persona più seguita del mondo, con il numero più grande di follower è Cristiano Ronaldo. Al secondo posto Justin Bieber e al terzo Ariana Grande. Poi abbiamo Selena Gomez, Taylor Swift, Dwayne Johnson, Katy Perry, ecc. Immagino che a tanti di noi alcuni di questi nomi non dicano niente, forse apparteniamo a un’altra generazione. Basta sapere che l’attrazione data da ciò che è giovane, sano e pieno di vita, viene confermata. I follower seguono chi è bello, giovane, pieno di forza.

Chissà come uscirebbe da un simile studio sulla bellezza san Francesco d’Assisi? Tommaso da Celano scrive: «Era uomo facondissimo, di volto gioviale, di aspetto benigno, pelle delicata, magro». Bello? Meno bello? Una cosa è certa: aveva tantissimi follower! Almeno questa è la sensazione che dà frate Masseo. In un famoso colloquio, registrato nelle pagine dei Fioretti, chiede a Francesco: «Perché a te tutto il mondo viene dirieto, e ogni persona pare che desideri di vederti e d’udirti e d’obbidirti? Tu non se’ bello uomo del corpo, tu non se’ di grande scienza, tu non se’ nobile; onde dunque a te che tutto il mondo ti venga dietro?».
Anche oggi c’è chi dichiara di essere un follower di san Francesco. Il Pontefice sceglie il nome «Francesco», usa le parole del Poverello per intitolare le sue encicliche (Laudato si’, Fratelli tutti). Tanta gente va ad Assisi in pellegrinaggio. Il Santo d’Assisi viene scelto come patrono, come protettore delle persone, delle istituzioni, degli eventi.
Come mai Francesco ancora attira, attrae, e «tutto il mondo gli viene dietro»? Certamente, la bellezza esteriore non può costituire la risposta a tali domande. Immagino che perderebbe oggi ogni confronto sia con Cristiano Ronaldo, sia con Justin Bieber, sia con Dwayne Johnson. La bellezza di san Francesco deve essere nascosta altrove.
Forse si cela nel modo in cui ha vissuto, ciò che prima o poi anche a noi toccherà di vivere: sofferenza, malattia, morte? Forse nel modo in cui ha cercato il senso della vita o ha affrontato le sue crisi e i momenti bui o ancora nel modo in cui si è lasciato trasportare nell’estasi della preghiera? Forse nel modo in cui rimaneva stupito davanti alla storia della salvezza e alla bellezza del creato?

Ecco, davanti a noi un’occasione unica per riflettere su dove è nascosta la sua bellezza, su come mai porta così bene le sue 800 primavere. Infatti, sono davanti a noi gli anni che marcano gli ottavi centenari della storia di san Francesco d’Assisi: un’occasione unica per pensare, meditare, contemplare e rivivere i momenti più importanti della sua storia.
I Ministri generali della Famiglia Francescana hanno pensato che sarebbe stato bello vivere questo momento insieme, come famiglia radunata intorno al padre, al serafico padre. Nella lettera sul lancio dei lavori di preparazione del Centenario francescano hanno scritto:

Gli anni che andiamo vivendo sono segnati dalla memoria di passaggi importanti del cammino di vita di san Francesco nel suo ultimo tratto. In particolare dal 2023 al 2026 ricorderemo quello che ci piace chiamare un unico Centenario francescano che, intorno all’Anno Santo del 2025, comprende le tappe degli 800 anni della Regola bollata, del Natale di Greccio (2023), delle Stimmate (2024), del Cantico delle creature (2025), della Pasqua di Francesco (2026). Vuole essere un Centenario articolato e celebrato in diversi centenari.
Questa scansione sembra offrire a tutti noi la possibilità preziosa di fare una memoria viva e provocante del carisma evangelico che lo Spirito ha suscitato nella Chiesa attraverso san Francesco.
Vogliamo vivere in profonda comunione come Famiglia questo Centenario francescano, in tutti i Paesi e i contesti del mondo in cui siamo presenti.

La grande macchina del Centenario è partita. C’è chi penserà ad organizzare eventi a livello nazionale, c’è chi si preoccuperà di preparare mostre, c’è chi pubblicherà studi, c’è chi progetterà pellegrinaggi. È nelle vostre mani il primo dei cinque opuscoli con i quali si vuole accompagnare questo Centenario. Tra i vari modi di viverlo c’è anche questo: conoscere san Francesco un po’ di più, stringere un’amicizia più forte con lui.
L’uomo diventa ciò che guarda. Da qui un augurio: che la contemplazione della storia di san Francesco regali a noi un po’ della bellezza e della saggezza che il Poverello ha vissuto ne «i passaggi più importanti del cammino di sua vita nel suo ultimo tratto». Prima o poi toccherà anche a noi di viverli. Che san Francesco preghi per noi affinché possiamo viverli nella maniera più bella ed attraente. Perché anche questa bellezza conta e merita tanti follower.

fr. Tomasz Szymczak OFMConv

Segretario della Conferenza della Famiglia Francescana

Il ritorno alle origini. Pellegrinaggio in Terra Santa

La parrocchia organizza per martedì 13 dicembre 2022 alle ore 18.30 un incontro con Adriana Sigilli sulla bellezza e l’importanza che un pellegrinaggio in Terra Santa rappresenta per ogni persona, in modo particolare per quanti vivono la fede cristiana.

È possibile scaricare la locandina qui.

Se non oggi quando? Riflessioni sul presente. Incontro del 01 dicembre 2022

Il quarto incontro di Avvento intitolato Una sintesi ovvero la parola della fede si terrà giovedì 01 dicembre 2022 alle ore 21:00 e sarà tenuto da Mons. Sergio Ubbiali.
 
L’incontro sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube della parrocchia.
È possibile scaricare la locandina qui.

Se non oggi quando? Riflessioni sul presente. Incontro del 24 novembre 2022

È qui possibile vedere la registrazione dell’incontro dal titolo Educare nel presente. Quale cultura per saper essere uomini di giovedì 24 novembre 2022 a cura di Luca Montecchi.
 

Se non oggi quando? Riflessioni sul presente. Incontro del 17 novembre 2022

È qui possibile rivedere la diretta dell’incontro dal titolo Raccontare il presente. Le citazioni comuni, i temi nascosti di giovedì 17 novembre 2022 a cura di Martino Cervo.
 

Se non oggi quando? Riflessioni sul presente. Incontro del 10 novembre 2022

È qui possibile rivedere la diretta dell’incontro dal titolo Vivere al presente. Chi è (diventato) l’uomo di oggi di giovedì 10 novembre a cura di Silvano Petrosino.

Incontro con il Patriarca Latino di Gerusalemme Sua Eccellenza Pierbattista Pizzaballa

Carissimi parrocchiani,
come già anticipato durante le scorse Messe festive, sabato prossimo, 8 maggio avremo la gioia e il privilegio di un incontro “on line” con il Patriarca Latino di Gerusalemme Sua Eccellenza Pierbattista Pizzaballa.

Gli abbiamo chiesto una testimonianza relativa al recente, storico viaggio in Iraq di Papa Francesco, in relazione anche all’Enciclica “Fratelli tutti”, fortemente legata al viaggio stesso.

E’ grande infatti il desiderio di una conoscenza sicuramente più completa rispetto a quanto comunicato dai media qui in Italia, ma attenta soprattutto ai risvolti sul piano religioso, storico, culturale dell’evento, senza trascurare il richiamo che lo stesso può, deve e di fatto esercita sulla coscienza e sulla fede di noi cristiani di occidente.

Sarà possibile partecipare all’incontro in parrocchia alle ore 9.00, a seguito della Messa mattutina che per l’occasione avrà inizio alle 8.15, oppure collegandosi da casa via Internet.

L’incontro avverrà sulla piattaforma Zoom e questi sono i riferimenti dell’incontro:

ID riunione: 898 8427 3350
Passcode: smn080521
Link diretto: Incontro con il Patriarca Latino di Gerusalemme Sua Eccellenza Pierbattista Pizzaballa

Sarà comunque possibile seguirlo anche sul solito canale YouTube della parrocchia usato ormai abitualmente per le S.Messe.

Per rendere ancora più “nostro” l’incontro siete tutti invitati ad inviare le domande che vi stanno a cuore sul tema all’indirizzo e-mail [email protected] entro giovedi 6 maggio ore 20.00, in modo da farle avere per tempo all’amica, in questo periodo a Gerusalemme, che ha reso possibile questo incontro e che le porrà direttamente a Sua Eccellenza.

Avviso attivazione lavori di bonifica amianto

Carissimi parrocchiani,
All’interno della chiesa parrocchiale come sapete sono in corso di realizzazione importanti interventi finalizzati alla bonifica ed alla rimozione di materiali contenenti fibre di amianto dannosi per la salute.
Gli interventi di bonifica sono stati affidati dalla Parrocchia a una primaria AZIENDA specializzata nel settore delle bonifiche ambientali e i lavori verranno condotti con l’obbiettivo di poter garantire il massimo rispetto delle prescrizioni imposte dalle normative vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza (in particolare: Art. 256, comma 5 del Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni).
Nel rispetto delle normative vigenti ma soprattutto nel rispetto di tutte le persone che abitano o frequentano la zona limitrofa al cantiere, si avvisa che a partire dall’ultima settimana di marzo 2021e per una durata di circa 30 giorni saranno attivi i lavori di bonifica e di rimozione dei materiali contenenti amianto.

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